NUOVI LINGUAGGI
NUOVI LINGUAGGI, razionali o irrazionali?
Nel gruppo di lettura abbiamo affrontato l’Ulisse di Joyce in vista del Bloomsday del 16 giugno. La lettura di tre capitoli, dei quali il monologo finale di Molly Bloom. L’idea del flusso di coscienza in queste pagine raggiunge il massimo espressivo, e i lettori si sono interrogati su quanto la scrittura del Maestro segua davvero le manifestazioni fluttuanti dei pensieri, o quanto invece l’inevitabile supervisione dello scrittore. Joyce ha impiegato dieci anni a scrivere la sua opera. Nel flusso, dunque, l’irrazionalità e la confusione che attraversano la coscienza e la mente; nel lavoro di riscrittura la razionalità, il mettere a posto le cose, il lavoro di lima alla ricerca dell’armonia della pagina. Il flusso di coscienza perde dunque la sua naturalezza?
Da ragazzo commisi quello che molti ritengono un errore, cioè leggere Joyce troppo giovani. Nel mio piccolo però affrontai l’argomento, sotto l’influsso di altre letture, come lo Zarathustra di Nietzsche. Mi sentivo per diversi motivi attratto dall’irrazionale e, ricordo, ne discutevo con un’amica, sostenitrice della razionalità.
Vasco Rossi non aveva ancora scritto cerco un senso a questa vita anche se un senso non ce l’ha. Razionale e irrazionale. La mia trovata consisteva nel considerare l’irrazionale in due aspetti: quello che è in antitesi alla razionalità, e l’irrazionale che ne va oltre. E in quest’ultimo credevo, per superare i limiti ammessi dalla stessa razionalità.
Venendo ora a certe avanguardie di anni passati e ai nuovi linguaggi che nascono ogni giorno, mi sembra che la lezione del vecchio Jimmy sia attuale, nel momento in cui il suo lavoro di revisione razionale rispettava, e anzi sosteneva, l’intuizione del flusso di coscienza.
A coloro che dedicano tempo al proprio percorso di crescita nella scrittura il suggerimento è di compiere piccoli passi alla volta, con tanta umiltà. Non come quei pittori che fanno l’astratto senza conoscere il figurativo.
continua il 18 maggio
Abramo Vane, giornalista e scrittore, insegna alla Scuola di Scittura delle Edizioni IL CAVEDIO. Ha pubblicato libri di narrativa, d’arte, di poesia.
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