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Tag: racconti

SCRITTO COL SANGUE

SCRITTO COL SANGUE

SCRITTO COL SANGUE * Quando terminiamo il nostro racconto o il nostro romanzo giallo ci accorgiamo che non abbiamo finito. Siamo arrivati all’ultima pagina, procedendo con il vento favorevole in alcune fasi, più lenti con “lacrime e sangue” in altre e, vale per tutti, con terrificanti battute d’arresto in alcuni momenti. Abbiamo già, diligentemente, in corso d’opera, riletto, corretto e cambiato il testo, siamo ritornati indietro, abbiamo aggiunto o tolto frasi, modificato nomi. Ma c’è ancora del lavoro da fare…

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Il tennista

Il tennista

di Giorgio Gino Giunta Benedetto Croce sosteneva che l’artista indica una sua visione, e il fruitore dell’opera è libero di svilupparla secondo la propria sensibilità.La vignetta di Giorgio Gino Giunta, risultata vincente nel Concorso, si apre a diverse letture.C’è chi, nella figura del tennista, ha visto un famoso campione che ha rinunciato a un torneo internazionale in difesa delle proprie convinzioni. Altri hanno notato la canottiera da ragazzino, o magari di una ragazza, e non la maglietta di un professionista….

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Il silenzio delle lacrime

Il silenzio delle lacrime

di Roberto Filippini La nostra classe, la terza D del Liceo di Saronno, era divisa in due quartieri, a destra quello delle ragazze e a sinistra i maschi. Angela era in prima fila vicino alla porta e quando si voltava verso di me, che stavo in fondo dall’altra parte, trovava sempre i miei occhi su di lei. Un giorno il burbero insegnante di scienze la richiamò: “Signorina Angela ma lei ha il torcicollo?” Angela temette di essere stata scoperta e…

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Elementi del romanzo (il finale)

Elementi del romanzo (il finale)

IL FINALE, una stoccata di classe C’è poco da dire, dopo tutta l’attenzione che abbiamo messo per arrivarci. Magari il finale l’avevamo in mente fin dall’inizio, magari è maturato nello sviluppo, magari è saltato fuori inaspettato, oppure è rimasto volutamente sospeso. Va tutto bene. Un pericolo che ho notato nei nostri racconti è che a volte il finale ha condizionato tutto lo sviluppo. Vale a dire, siamo partiti con il finale già in mente, una bella stoccata, e non abbiamo…

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Al Sass de Stria

Al Sass de Stria

Il cielo mi aveva aspettato, senza nuvole, per la arrampicata al Sass de Stria. Una salita ripida, tra le rocce, con il fiato che stentava, ma arrivato in cima mi sedetti ai piedi della croce e ritrovai il Lagazuoi, la Tofana, la Marmolada. Quel giorno dividevo però le Dolomiti con un altro uomo. Non ero solo, lassù.Mi aveva rivolto la parola, lo sconosciuto, in un modo come se non fosse affatto uno sconosciuto. Un giovane, con il viso ovale da…

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Il presepe

Il presepe

di Michele Massa Bari, 8 dicembre 1965. Avevo dormito poco. Non vedevo l’ora di preparare il presepe, regalatomi da zio Gino qualche mese prima, per il mio decimo compleanno. Era monumentale, in legno e sughero. Per allestirlo, io e mio padre impiegammo tutta la mattinata. Alla fine, il risultato fu sorprendente. Non restava che aspettare i parenti e gli amici che sarebbero venuti a vederlo. La prima visita, già programmata, per me sarebbe stata la più importante: nel pomeriggio sarebbe…

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Ode al cedro

Ode al cedro

di Mariachiara Ferraro O Cedro che occupi la finestra del mio risveglio: dal colore delle tue fronde indovino l’ora e la giornata. Ti immagino ancora seme in terre lontane, e poi, giovane di pochi metri, sradicato e imbarcato con altri compagni alla volta del ricco Occidente, deportato ad abbellire i giardini dei suoi nobili e borghesi… Hai viaggiato a lungo per approdare chissà come di fronte a casa mia. O meglio, io sono approdata di fronte a te, che c’eri…

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Elementi del romanzo (LA TRAMA) pt.2

Elementi del romanzo (LA TRAMA) pt.2

Una volta pensavo a una storia da scrivere, e avevo già deciso come realizzarla. Il periodo da raccontare era di vent’anni e avevo pensato di partire dal fondo, dall’ultimo mese, e poi riprendere la vita del protagonista con vari flashback.  Mi è venuta fuori una storia lineare che parte dalla sua nascita e si conclude dopo vent’anni. Questo per dire che nel nostro lavoro ritroviamo l’imprevedibilità della vita. E voi vorreste rinunciarvi in cambio di una struttura preconfezionata? Personalmente preferisco…

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FIDARSI È BENE

FIDARSI È BENE

di Benedetta Pivetti – Ben tornata! Da dove arrivi? – Dalla cena coi colleghi, te l’avevo detto. – Ma è quasi l’una di notte, un po’ tardi per una cena, non trovi? – Lo sai come vanno a finire queste serate, Fabio. Abbiamo aspettato un sacco, c’era il locale pieno, poi abbiamo preso tutto, dall’antipasto all’ammazza-caffè, poi siamo rimasti fuori a chiacchierare nel parcheggio e c’era Mauro che era pieno e dava spettacolo. – Strano… – Cosa strano? È andata…

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