La Storia

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BREVE STORIA DISCORSIVA

VIA CAVALLOTTI E LA PICCOLA BRERA DI VARESE

Nell’inverno dell’anno 2000 sulla vetrina dell’associazione IL CAVEDIO di via Cavallotti 9 apparve la prima “Vetrina da leggere “, una sorta di rivista a cielo aperto, come fu definita da un cronista dell’epoca. Rivista culturale, con rubriche di facile e veloce comunicazione, destinata com’era a un pubblico “di passaggio”. Qualche mese dopo i negozi e le attività commerciali della via si unirono in un vero e proprio progetto, inaugurato con una manifestazione che si chiamò Ottobre Rosso . In ogni vetrina furono esposte illustrazioni, fumetti, racconti brevi, fotografie, critiche cinematografiche. Per l’occasione tutte sul tema del colore rosso, così come le coreografie e l’allestimento. Passatoie, addobbi floreali, striscioni, murales. Luca Lischetti, uno dei più noti pittori locali, fu in mostra nella saletta del Cavedio con alcune sue opere, dove notoriamente “il rosso non manca”. Qualcuno associò il colore alla politica e non si presentò. Altri pensarono all’autunno e alla vendemmia, e furono numerosi. Trovarono da bere e una serie di eventi che iniziarono alle due del pomeriggio e si conclusero oltre la mezzanotte.

Fu recuperato il nome di Piccola Brera , per il quale quella zona era conosciuta in passato, e negli anni fra il 2000 e il 2008 fu organizzato di tutto: concerti, festival, incontri culturali, presentazioni di libri, mostre, cinema, teatro, scuole di formazione. A un certo punto le brave giornaliste della Prealpina, la Barbara Zanetti e la Renata Manzoni, che con passione dedicavano a volte titoli a nove colonne, dissero: Non si può più chiamare “Piccola”. A Brera quello che succede qui se lo sognano.

Fra le manifestazioni più simpatiche quella dei ragazzi del Liceo artistico Frattini che a ogni fine anno scolastico invadevano la via con una serie di intrattenimenti, dal complessino rock alla recitazione, dalle fotografie alle performance artistiche, dal ragazzo che truccava alla ragazza che faceva ritratti.

Numerose le mostre di pittura e di scultura . Nei tre mesi d’estate del 2004 al Cavedio furono allestite dodici mostre (praticamente una alla settimana) con pittori e scultori locali, di Milano e di altre città, e anche stranieri (senegalesi e rumeni), e ogni volta l’inaugurazione coinvolgeva parte della via con spettacoli teatrali e musicali, e in certi casi il clima durava tutta la settimana.

Sempre nel 2004 fu inaugurato il primo “murale “, opera del pittore Samuele Arcangioli e intitolato “Il leone che veglia su via Cavallotti”, che divenne un punto di ritrovo come lo fu il piantone di via Veratti, che poi si rinnovò con “La leonessa dietro l’angolo” e da ultimo il “Leone nero”, accompagnato dal “Custode dei boschi e degli armenti” di Angelo Zilio e dal “Custode dei cieli” di Stella Ranza. Il progetto prevedeva opere sulle facciate delle case di tutta la via.

Bellissima quella sera quando, in collaborazione con Varesecorsi e con Filmstudio, la via fu chiusa con uno schermo e fu proiettato un film muto con accompagnamento musicale dal vivo . Le sedie a disposizione non bastarono e i vicini arrivarono con le loro da casa.

E poi un pomerigggio con la Festa di primavera organizzata da Zattera Teatro, con i suoi trampolieri​spettacolari che poi furono chiamati in diverse occasioni.

Una galleria d’arte di Varese organizzò un concorso di pittura a premi con l’esposizione delle opere lungo la via Cavallotti e la via Cattaneo. Parteciparono più di cento pittori, e a sera la premiazione.

La manifestazione forse di maggiore coinvolgimento fu l’OpenJazzVarese sostenuta da un gestore di bar con la collaborazione di altri. La prima edizione del 2002 propose tre palchi di musica jazz, uno all’inizio di via Cavallotti, uno alla fine e uno più grande in piazza Carducci. Il tutto per tre serate a fila. L’anno dopo il percorso si allungò ad altre vie e piazzette vicine. Una fiumana di persone di ogni tipo, famiglie coi bambini, adulti, appassionati di jazz e meno, giovani, tanti giovani giunti dai paesi vicini, sfilarono lungo il percorso musicale. Nessuna altra città italiana offriva in quel momento uno spettacolo di qualità così condiviso e popolare . Si arrivò alla quinta edizione con cinque palchi (il principale in piazza Monte Grappa) e cinque serate di musica, più di duecento musicisti, fra professionisti ed emergenti.

La cosiddetta “città dormitorio” si era svegliata. Da quegli eventi, e proprio da via Cavallotti, mosse i primi passi la “famigerata” Movida , che dunque a Varese, caso raro, vanta una nascita culturale. Anche se oggi nessuno ha memoria. E anzi!

Qualcuno pensò alla famosa Temple Bar di Dublino . Una situazione in verità simile. Là in tutti i locali si suona dalle cinque della sera fino a notte fonda: è parte della loro cultura. Ma nella situazione d’insieme la Piccola Brera di Varese non era da meno. Qui la proposta andava a 360 gradi.

Passarono anche personalità come Philippe Daverio, Nanni Svampa, Enzo Catania, Valeria Palumbo, Andrea Pinketts e altri diversi scrittori. All’OpenJazz i musicisti più celebri erano presentati per l’occasione da testate nazionali, ma il vero progetto fu rivolto alla promozione di talenti di casa nostra. Molti giovani di allora oggi sono artisti a tempo pieno, e vivono della propria arte

Sorsero scuole di giornalismo e di scrittura, di yoga e di dizione, che portarono all’ iscrizione all’Albo dei giornalisti della Lombardia otto giovani e alla formazione di dieci istruttori yoga riconosciuta dal Coni . Fu indetto un concorso nazionale di illustrazione e di racconti, che nelle ultime edizioni divenne internazionale, aperto cioè alle principali lingue europee.

TRE DATE PER RICORDARE UN ANNO

  • 26 maggio: Prima giornata del XIII Rock’n’Roll Varese. Performance straordinaria di Carmen & Les Papillons. Quattro ore a fila di concerto con un’infinità di Bis.
  • 19 luglio: Ricordo di Paolo Borsellino con letture a lui dedicate dal libro I NOSTRI COLORI
  • 30 settembre: Sala Morselli della biblioteca di Varese strapiena per il primo appuntamento di Rileggere e rivivere Varese, ispirato al libro di Umberto Ermolli Varese ai primi del ‘900.
  • 12 dicembre: Lettura di racconti brevi nell’erboristeria Il Soffione di Bobbiate: Il Maestro del tè di Abramo Vane e Il Cavallino rampante di Anna Rosa Confalonieri.
  • Il 1° agosto IL CAVEDIO CULT. APS compie venticinque anni. L’occasione giusta per riprendere lo spirito organizzativo che ne ha fatto un vero centro culturale capace di promuovere eventi e iniziative originali. A partire dall’editoria, che finalmente ha trovato le persone giuste per quel salto di qualità professionale tanto richiesto.
  • 16 giugno: In occasione dei cent’anni della pubblicazione dell’Ulisse di Joyce Paola Guidali ricorda lo scrittore irlandese. Collegamento con Dublino per il Bloomsday. Segue la presentazione di I CINQUE SENSI SONO SEI, raccolta di novanta racconti “sensoriali”, così come sensoriale fu definito il capolavoro di Joyce.

  • 28 settembre: sarebbe stato il compleanno dell’amico Maniglio Botti, fra i fondatori del Cavedio. La vita continua, con un vuoto dentro. Gian Paolo Zoni, fra i brillanti scrittori della Scuola, dice… ma sì, proviamo, e dopo due anni d’attesa le Edizioni Il Cavedio prendono la svolta tanto attesa.
  • 28 agosto: finalmente un evento internazionale nella Cittadina dove il tempo si è fermato. L’ambasciatrice del Venezuela partecipa al X Festival Rock’n’Roll in quanto il suo paese è stato il primo a proporre, il 13 giungo, la giornata nazionale del Rock. Nell’occasione Il Cavedio pubblica “Dal sottosuolo alla luce” di Pino Tuscano, che documento il percorso per riconoscere il Rock’n’Rolla bene immateriale dell’umanità.
  • 31 maggio: aggiornato lo statuto alle nuove esigenze burocratiche imposte dalla riforma del Terzo settore, si procede alla formazione di un nuovo Organismo di amministrazione. Presidente Laura De Filippo e al suo fianco quattro giovani.
  • 1 dicembre: in stampa tre libri della collana di Parole di valore per Anmig Varese e Anmig Legnano, che portano a cinque i libri editati nell’anno nonostante l’epidemia.
  • 10 giugno: l’idea è quella di trasformare la negatività di Covid 19 in qualcosa di straordinario. Per questo si pensa di organizzare il IX festival di Rock’n’roll a Varese il giorno 16 agosto, anniversario della morte di Elvis, ma finirà in uno streeming al quale però partecipano venti musicisti.
  • 1 gennaio: amara riflessione sulla ricerca, rimasta infruttuosa, di persone disposte a impegnarsi in prima persona per le proposte offerte: la gestione di una casa editrice e la gestione di un locale.
  • 1 settembre: esce il n. 100 della rivista “Il Cavedio, salute & cultura”. Mariachiara Ferraro canta il Fado e Silvio Raffo legge e commenta Pessoa.
  • 16 giugno: presentato in salone di Varesecorsi alla presenza di un pubblico straordinariamente numeroso, più di cento persone, il libro di racconti brevi IL CIELO SOPRA VARESE della Scuola di scrittura Edizioni IL CAVEDIO con quindici autori.
  • 2 giugno: in occasione dell’VIII Festival Rock’n’roll Varese Pino Tuscano rilancia la sua idea “Rock’n’roll bene comune dell’umanità”. Presenti giornalisti del settore come Diego Pisati e Pedron, e inoltre due rocker d’eccezione, i politici Bobo Maroni e Gianluigi Paragone.
  • 1 settembre: il Cavedio cerca un gestore di locale pubblico (birreria/ristorante) con impronta socio-culturale.
  • 1 febbraio: il Cavedio cerca un giovane amante dei libri ed esperto nel Web per affidare la gestione della sua attività editoriale.
  • 1 gennaio: si inizia un anno di “transizione”. Dopo i risultati in vent’anni di attività (creazione di almeno una decina di posti di lavoro più una lunga serie di “collaterali”, otto iscrizioni all’Albo dei Giornalisti della Lombardia, vari progetti culturali, tre riviste, sessanta pubblicazioni di libri, quattro scuole di formazione, un’infinità di eventi…) Il Cavedio cerca giovani per un nuovo ciclo di attività.
  • 1 settembre: assemblea generale.  Francesca Rigano, dopo cinque anni, lascia la presidenza. Viene eletto Fiorenzo Croci, fondatore del Cavedio, il quale dichiara la sua “provvisorietà”, in quanto il Cavedio, che nel frattempo ha lasciato i corsi sportivi, pratici e culturali alle omonime società sportive e cooperativa, cerca giovani per “ricominciare da venti” (anni).
  • 15 giugno: il VII Festival Rock’n’roll Varese chiude ufficialmente la stagione corsistica di Varesecorsi con musica dal vivo (The Fever, Luca Guenna, Carmen et les Papillons) e con la presentazione per la cena di un tipico piatto di New Orleans, la Jambalaja, cucinata da Daniele Marocchi, con grande riscontro.
  • 8 marzo: tre brave scrittrici presentano le loro opere. Marcella Crestani L’amore non ha guinzagli, dedicato ai suoi tre cagnolini; Monica Toso Caro Uomo Ti Scrivo, dedicato a tutti gli uomini; Giancarla Semeghini Bezzecchi, la regina del flamenco, Il canto si è fermato, raccolta di poesie.
  • 8 settembre: alla Balera dell’Ortica di Milano Bobby Solo viene insignito ufficialmente del testimonial del progetto “Rock’n’Roll bene comune e patrimonio dell’umanità”, sostenuto, il mese dopo, anche dal presidente della Regione Lombardia, nonché rocker, Bobo Maroni, in un intervento al Caffè Zamberletti di Varese.
  • 16 giugno: sesta edizione del Festival Rock’n’roll Varese che rinuncia alla data storica del 3 febbraio per spostarsi con la bella stagione all’aperto, nel suggestivo complesso dei giardini pubblici di Varese. Grande successo per Luca Guenna, rocker e promotore del progetto WOODinSTOCK contro il Parkinson.
  • 3 febbraio: presentata la biografia romanzata scritta da Abramo Vane per Pino Tuscano, intitolata Il Movimento d’anca – biografia di un rocker con tracce di Rock’n’n’Roll.
  • 22 dicembre: presentazione in contemporanea di 3 libri: Aldo Ameri con Fumo e Ranocchie duplica la sua precedente pubblicazione di poesie; Marcella Crestani, la nota zia Marcellina delle favole per bambini, esce con una raccolta di pensieri e riflessioni  La parola non è la cosa e la cosa non è quasi mai la parola; FMK raccoglie alcuni racconti della storica Vetrina da leggere in L’Uomo che scriveva nel vento e apre di fatto una serie di pubblicazioni di racconti brevi che caratterizzarono quel periodo.
  • 20 settembre: al Caffè Zamberletti Pino Tuscano lancia la proposta “Rock’n’roll bene comune e patrimonio dell’umanità”. Musica dal vivo con il complesso The Shakers che a sua volta presenta il primo CD di canzoni proprie.
  • 3 febbraio: V edizione del Festival Rock’n’roll Varese, che si arricchisce della collaborazione di DLF (Dopolavoro Ferrovie) Milano Gallarate Varese e della Balera dell’Ortica di Milano.
  • 15 dicembre: apertura sede di Groppello, frazione di Gavirate, destinata a divenire la sede operativa più importante.
  • 30 giugno: inizia una collaborazione con Anmig Varese, associazione che appartiene alla Storia del paese e che nel suo futuro prevede un’attività volta a incidere nella vita sociale e culturale del territorio.
  • 11 gennaio: concerto di Adalberto Zappalà, multiforme musicista, che inaugura il nuovo anno con musiche con chitarra acustica di Jimmy Hendrix e raga della tradizione indiana al sitar.
  • 18 giugno: Festa di fine corsi a VareseCorsi con l’ennesima performance di Carmen & Les Papillons, salone e piazzale gremiti.
  • 27 marzo: la coop Il Cavedio è in funzione e l’associazione prepara un graduale ridimensionamento delle attività corsistiche che passeranno alla coop.
  • 3 febbraio: terzo festival Rock’n’Roll Varese con la presentazione di “Poesie Ricordi & Rock’n’Roll” di Abramo Vane, performance di gruppi musicali varesini.
  • 6 settembre: nell’assemblea generale viene eletto un nuovo consiglio direttivo con Francesca Rigano presidente dell’associazione.
  • 11 giugno: l’attività sviluppata dall’associazione è divenuta nel tempo paragonabile a quella di una srl. Viene perciò costituita una Cooperativa di lavoro, sempre denominata IL CAVEDIO.
  • 3 febbraio: secondo festival Rock’n’Roll Varese con la presentazione di “Arcipelago rock”, prima guida musicale della provincia, a cura di Carlo Rizzi e Giovanni Dacò.
  • 18 dicembre: dopo vari appuntamenti nel corso dell’anno Festa di fine anno a Varesecorsi con l’aperitivo in lingua: inglese, francese, tedesco, spagnolo, portoghese, svedese, giapponese.
  • 1 aprile: Quell’insolito caso di via Cavallotti presentato alla libreria del Corso con una magistrale vetrina di Renato Pegoraro allestita da Laura Sangiorgi. Un giallo anomalo nel quale una città si riconosce.
  • Febbraio 3, 11 e 18:  primo festival di Rock’n roll a Varese. Ricordo di Buddy Holly, Ritchie Valens e The Big Bopper, poesie di Abramo Vane, performance di gruppi musicali varesini e Arcipelago rock, prima guida musicale della provincia.
  • 1 ottobre: su suggerimento del sindaco di Varese Attilio Fontana, il Cavedio apre Varesecorsi ad altri dodici comuni limitrofi.
  • 27 marzo:  Open Day Rugby, con testi di Biagio Vinella, in collaborazione con l’asd Rugby Varese.
  • 27 febbraio: in collaborazione con il console indiano a Milano memorabile serata dedicata a Ghandi. Adalberto Zappalà fa la parte dell’indiano, meglio di un indiano, e suona il suo sitar nel prestigioso gruppo multietnico voluto dal console.
  • 30 dicembre: brindisi di fine anno con le considerazioni del caso. La collaborazione con VareseCorsi è un grande evento per l’associazione il cui obiettivo non è più solo organizzare eventi e promuovere cultura ma creare posti di lavoro.
  • 1 ottobre: con la nuova gestione, grazie all’apporto di una mentalità di tipo imprenditoriale, i corsi annuali di VareseCorsi raggiungono quota trecento.
  • 1 giugno: VareseCorsi è in difficoltà “burocratica e finanziaria” e sta per chiudere. Il Cavedio interviene e grazie alla collaborazione di alcuni responsabili dell’amministrazione pubblica l’istituzione, che è il fiore all’occhiello della città, è salva. 1 ottobre : Con la nuova gestione, grazie all’apporto di una me
  • 7 novembre: premiazione dell’Ottava edizione del Concorso di scrittura. Presidente di giuria Valeria Palumbo. I racconti dei vincitori vengono letti a Radio Marconi.
  • 3 ottobre: ristrutturazione dello spazio di via Cavallotti che diviene Bar dell’associazione. All’inaugurazione Nanni Svampa, il quale si lamenta per la Vetrina a lui dedicata con album dei suoi favolosi Anni sessanta. Avrebbe preferito quelli nuovi.
  • 22 giugno: alla seconda Notte bianca Il Cavedio propone grande musica all’aperto. Memorabile concerto degli Wow dalle 22 alle 4 del mattino. Messo all’asta il “Leone che veglia su via Cavallotti” di Samuele Arcangioli che frutta 3.000 euro alla onlus Stefano Verri per la lotta alla leucemia.
  • 11 novembre: festeggiati i vincitori della Settima edizione del Corto letterario, presidente di giuria Andrea G. Pinketts. Prima raccolta dei migliori racconti delle precedenti edizioni.
  • 23 giugno: notte bianca a Varese in conformità della moda scoppiata in altre città. Il Cavedio propone in alternativa alla confusione generale una delle sue tradizionali serate con letture, musiche e performance artistiche.
  • 13 giugno: Philippe Daverio inaugura l’annuale mostra di Samuele Arcangioli.
  • 4 novembre: premiazione del Sesto concorso “Il corto letterario e l’illustrazione” con la presenza di Wu Ming 1.
  • 14 maggio: Gianluigi Sommaruga inaugura due suoi murales che si collocano sulla facciata del Cavedio di via Cavallotti, a fianco del Leone di Samuele Arcangioli.
  • 10 gennaio: presentato al Cavedio di via Cavallotti “In prima linea”, ripubblicato da Mursia nella storica collana che comprende “Centomila gavette di ghiaccio”. Letture dal vivo e musiche al contrabbasso di Carlo Rizzi.
  • 1 ottobre: esce il primo numero di Arcipelago, rivista patinata che unisce idee e proposte in provincia di Varese grazie alla collaborazione con numerose associazioni culturali, enti e privati. Direttore responsabile: Ester Frasisti.
  • 16 giugno: La Vetrina da leggere diviene anche rivista cartacea. La si legge al tavolo del bar di via Cavallotti o in poltrona nella sede legale al piano di sopra, con entrata da via Vetera. I più attivi Thomas Graziani e Gionata Vanoni che otterranno l’iscrizione all’Albo giornalisti della Lombardia.
  • 21 marzo: lo spazio di via Cavallotti è affittato a Fabrizio Gatt che lo trasforma in un bar caratterizzato da serate musicali e da incontri con l’autore.
  • 8 dicembre: “Il giorno più lungo del corto”, con dieci ore di fila di incontri, musica, spettacoli, iniziati con l’inaugurazione del primo murales di via Cavallotti del pittore Samuele Arcangioli e terminati con la premiazione del concorso di scrittura e illustrazione.
  • 18 agosto: eerata africana con la mostra di pittori senegalesi organizzata da Djbril Thiam arricchita da musiche e cucina etnica.
  • 2 luglio: Oreste e Antonio Quattrini inaugurano una mostra dei propri allievi al Cavedio, che sarà la prima di una serie di dodici di pittori varesini, milanesi, africani e rumeni, da luglio a ottobre.
  • 17 ottobre: in un volumetto dal titolo Il Corto a Varese si raccolgono gli eventi di un anno, e per raccontarli e dire che cos’è il corto si usa la formula del corto letterario. Fra questi “I tre giorni del corto” dedicati alla premiazione del concorso.
  • 20 luglio: esce il bando del primo Concorso nazionale per scrittori, fotografi e illustratori.
  • 5 aprile: Luigi “Cin” Grossi a settantasette anni dà alla luce il suo primo libro, un giallo che spazia dall’Italia al Sud America.
  • 19 luglio: primo Festival Openjazz organizzato da Fabrizio Gatt. Tre serate con tre palchi in contemporanea nella Piccola Brera.
  • 26 maggio: per il terzo anno consecutivo i ragazzi del Liceo artistico Frattini invadono l’intera via. Chi fa ritratti, chi trucca, chi suona. È festa, e qualche cittadino si lamenta per la musica e per la strada chiusa alle auto.
  • 13 gennaio: la prima corto-lina per il racconto illustrato La pagina bianca inaugura la Scuola di Scrittura che parte con un breve corso di quattro incontri.
  • 22 maggio: in Vetrina appare la prima storia a fumetti. Sei pagine con trenta illustrazioni di RPK per il racconto La ragazza che amava il nulla di FMK.
  • 15 aprile: svelato un documento di Hermann Hesse che intendeva organizzare un congresso internazionale a Varese. Serata dedicata a Siddharta con letture accompagnate dal sitar di Adalberto Zappalà.
  • 2 febbraio: nel primo anniversario La Vetrina da leggere propone una serie di racconti distribuiti nelle vetrine della via dal titolo “Donne & Uomini, Ragazze & Ragazzi”.
  • 7 ottobre: l’idea della Vetrina trova la collaborazione dei vari commercianti della via che danno spazio nelle proprie vetrine alle pagine della rivista. L’evento è Ottobre rosso e tutta la via si colora di rosso, negli addobbi e nei contenuti di racconti, illustrazioni, fotografie, mostre.
  • 12 giugno: lo spazio interno, usato per i corsi sportivi con entrata da via Vetera, viene aperto su via Cavallotti e nel periodo estivo la sede è il riferimento culturale più significativo e originale della città, con mostre, concerti dal vivo, incontri e rappresentazioni teatro e… la Vetrina da leggere, dalla quale tutto parte e tutto torna.
  • 2 febbraio: prima “Vetrina da leggere” in via Cavallotti 9 a Varese, una rivista che propone prodotti di immediata comunicazione quali fotografie, fumetti, poesie e racconti per un pubblico di passanti. É una data storica per l’associazione, che coincide con il giorno di nascita di James Joyce.
  • 17 settembre: in assemblea dei soci molti “reclamano” un’attività più propriamente culturale.
  • 3 giugno: l’iscrizione al Coni porta a un’estensione dei corsi, ormai più di venti, in varie discipline sportive.
  • 7 gennaio: l’associazione culturale diviene anche sportiva dilettantistica in quanto lo Yoga e altre discipline vengono riconosciute dal Coni.
  • 30 novembre: pubblicato il primo libro Edizioni IL CAVEDIO. “In prima linea” di Mario Croci, che nel 2005 sarà ripubblicato da Mursia.
  • 28 febbraio: esce il secondo numero della rivista del Cavedio con una tiratura di 20.000 copie.
  • 11 gennaio: ai corsi di Yoga si aggiungono quelli di Tai chi e di Shiatsu.
  • 15 settembre: nello spazio di via Cavallotti, con entrata da via Vetera, sono proposti corsi di Yoga condotti dal maestro Adalberto Zappalà, formatosi nel prestigioso Centro Yoga del Kaivalyadhama di Lonavla (India) con i maestri M.L. Garothe e M V. Bhole.
  • 28 agosto: primo numero del periodico “IL CAVEDIO salute & cultura” con autorizzazione del Tribunale di Varese n. 746. Direttore responsabile diventerà Francesco Ferraro.
  • 1 agosto: nasce ufficialmente l’associazione culturale IL CAVEDIO con la registrazione di uno statuto all’Ufficio del Registro di Gavirate (VA). Riunisce persone e condivisioni già presenti dai primi anni novanta, e anche prima.

IL CAVEDIO associazione culturale e sportiva dilettantistica APS ———————————————– segreteria1997@ilcavedio.org