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Tag: scrittura

RUGBY E ROMANZO

RUGBY E ROMANZO

RUGBY E ROMANZO, connessioni Amo il rugby, più di qualsiasi altro sport di squadra, per i valori che esprime. Siamo in tanti, tifosi per questi motivi. La maggior parte però del pubblico che segue gli eventi sportivi non lo conosce e ignora le regole. Non ve le spiegherò. Le accennerò solo per sostenere il paragone, utile al nostro romanzo. Oggi c’è Francia-Italia, accendiamo il televisore. Notiamo che spesso i giocatori sono in una mischia, otto francesi che spingono da una…

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Mio nonno

Mio nonno

Il divano avvolgente e la cioccolata calda rendono la domenica di pioggia e studio più sopportabile. Mio nonno si siede accanto a me: La Costituzione della Repubblica Italiana, che letture impegnative, in questa allegra giornata.Mi prende in giro, sa che preparo l’esame di diritto costituzionale.Guarda il punto in cui sono arrivata, e legge: art. 12, La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni, questi sono i colori sotto i…

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La gara

La gara

Giacca di pelle con la decalcomania di un teschio infuocato sulla schiena, stivali da pioggia, e il cappello degli Yankees messo a rovescio, tutto largo e tutto rigorosamente pesato. Franco, il ragazzino problematico degli Stagi, così dicevano i vicini, inforcò la bici Saltafoss, sellino lungo, ammortizzatori anteriori e posteriori e si diresse verso la montagnola di terra formatasi durante i lavori di costruzione del quartiere Gavi: sei palazzine di otto piani senza ascensore. Per gli altri bambini era Pesolordo, un…

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Il marionettista ovvero il Tredicesimo arcano circense

Il marionettista ovvero il Tredicesimo arcano circense

La chiave entrò nella serratura, clack!Cosa trovò il guardiano aprendo la cella, Marie non poteva vederlo, poiché lontana miglia: il suo Michè penzolava appeso a un lenzuolo. Così, dai suoi occhi, cadde, a goccia, la stessa stoffa.“Cosa ti succede mia cara? Come mai piangi?” chiese la madre. Marie sapeva di amarlo, sapeva quanto poco spazio lui avesse per vivere, eppure rispose “non so”.Il pianto smise quando una ragazza cerbiatto venne a dare la notizia: “Miché finirà in una fossa comune,…

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AGATA

AGATA

di Gianmarco Pellattiero Agata Battaglin, nata il 30 novembre 1927 e morta il 28 aprile 1945. Fisso una delle tante lapidi della Seconda guerra mondiale, presenti nel cimitero. Il loro numero supera quello delle persone sepolte negli ultimi settant’anni. Un anziano si avvicina; stringe, fra le sue mani, una peonia. Fatica a camminare, si appoggia a un bastone. “Mi scusi.” Mi sposto di lato. L’uomo infila il gambo nel vaso contenente altri fiori. “È una sua parente?” L’uomo sospira ma…

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L’incipit

L’incipit

L’incipit degli incipit Ci stiamo presentando e lo dobbiamo fare nel modo giusto. Se andiamo a un colloquio di lavoro pensiamo a come vestirci. Seguiremo le formalità o vogliamo da subito essere noi stessi? Se andiamo a un party presentandoci con i bermuda e a piedi scalzi colpiremo l’attenzione degli invitati oppure faremo la figura dei cretini? E se ci facciamo tante domande per così poco perché non dobbiamo pensare a come presentare fin dall’inizio il nostro lavoro creativo? Di…

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Una tranquilla domenica di guerra

Una tranquilla domenica di guerra

“Una bella giornata, Agnese. Da tempo non ci concedevamo una gita in barca. Qui a Villagrazia ho respirato aria buona con te e i nostri figli. La settimana prossima ci torniamo con qualche amico, un pranzo in compagnia. Ti va?” Seduto sul dondolo in terrazza, la testa di lei appoggiata sulla sua spalla, gli occhi socchiusi, respira l’odore del sale tra i capelli ancora umidi dell’ultimo bagno, le sfiora il collo con un bacio e si alza con indolenza domenicale….

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GOCCE D’ORO CONTRO IL CIELO

GOCCE D’ORO CONTRO IL CIELO

di Monia Casadei Sono stata pienamente felice fino a nove anni. La guerra m’ha ghermita che non avevo dismesso i calzettoni ed i codini. La prima ad arrivare fu la cavalleria. Avevano muli, cavalli, carri. Sembrava un accampamento di gitani in divisa. All’inizio mi colse uno sbalordimento d’occhi, come di circo allestito in mezzo all’aia. S’insidiarono da noi per la posizione svettante, una guelfa di zolle a presiedere la valle. Dopo di loro arrivò il commando radio. Divenimmo un presidio…

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