Elementi del romanzo (intensità e sviluppo)

Elementi del romanzo (intensità e sviluppo)

INTENSITÀ E SVILUPPO, altrimenti il lettore si addormenta

E così, attraverso i personaggi e le descrizioni, sviluppiamo la nostra storia. Forse volevamo solo scrivere un racconto, e ne è venuto fuori un romanzo. O viceversa. Avevamo in mente duecento pagine e abbiamo risolto con venti. E a questo punto le domande sono molte. È meglio iniziare quando abbiamo in mente tutta la storia, oppure la inventiamo scrivendo? È meglio così o cosà?

Quello che abbiamo appreso nello scrivere racconti brevi da mettere in vetrina è che la nostra pagina vuole essere letta tutta di un fiato. Se questo non succede, torniamo indietro e vediamo dove il ritmo è calato. Scritta bene una pagina, se ne scriviamo cento, tutte debbono avere la stessa intensità. Non siamo qui per allungare la brodaglia, come diceva l’amico grafico.

Qualunque pagina del nostro romanzo il lettore apre, si interromperà solo con un atto di volontà, perché deve andare dal dentista o a portare il regalo alla suocera, ma alla sera la riprenderà con rinnovato spirito.

Nel passo lungo abbiamo accennato allo sviluppo delle descrizioni e dei particolari, dei personaggi, dei paesaggi, degli ambienti. Anche dei dialoghi, curati in un certo modo. Ci siamo abituati a vedere i sassolini che vanno tolti. Intensità e sviluppo nel romanzo sono macigni. Con umiltà e senso di distacco non possiamo non accorgercene. Rimanendo pieni di noi stessi, della nostra poca arte, immagineremo capolavori che nessun altro vede.

continua il 6 aprile

Abramo Vane, giornalista e scrittore, insegna alla Scuola di Scittura delle Edizioni IL CAVEDIO. Ha pubblicato libri di narrativa, d’arte, di poesia.


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