di Sabrina Colombo

Da qualche anno mi racconti di te, di quanto tu sia infelice e delusa.

Hai condiviso le tue emozioni in una primitiva rabbia ma poi sei sempre tornata la donna piena di attenzioni che un tempo mi teneva tra le mani e che, con un piccolo gesto d’amore, mi ha fatto fiorire.

Mi hai curato e potato con immenso rispetto. Sapevi sempre quale era la cosa giusta da fare fino a trasformarmi, con una fitta chioma, in un bellissimo faggio.

Nei lunghi anni passati insieme mi abbracciavi ed io, con movimento impercettibile, mi muovevo nell’aria per avvicinarmi a te con ogni piccola frasca.

Meditavamo insieme e mentre sentivi la musica delle foglie mi sussurravi che ero il tuo maestro. Il tuo respiro è diventato il mio e nel mio c’era il respiro della vita.

Un rumore assordante mi fa sussultare e sento svanire il leggero ed universale filo di unione tra me e gli altri alberi del bosco.

Non posso più tenerti all’ombra dei miei rami perché sono stato abbattuto da chi pensa di averne il diritto.

Ora non sono altro che un foglio di carta, dedicami ancora le tue più intime emozioni e magari scrivi una lettera d’amore, per me.

Sabrina Colombo ama stare nella natura, osservarne i dettagli e ascoltare il suo silenzio. Disegna e dipinge ma le sue passioni più grandi sono la cucina e la fotografia.

Selezione di racconti da XI Concorso “Il Corto letterario e l’illustrazione”, NARRATIVA (Scrivere il corto) RACCONTI D’AMORE ( Sezione dedicata a Maniglio Botti)

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